FAQ di Libre Sapienza


Perché avviare Libre Sapienza?

Condivido i principi e gli obiettivi del movimento del software libero, fondato da Richard Stallman nel 1983. Penso che il software proprietario sia un problema etico e sociale e che per avere controllo sui propri computer, come persone singole e come società, sia necessario usare esclusivamente software libero.
Si considera software libero quello che viene diffuso in modo da garantire ad ogni persona che lo riceve quattro libertà fondamentali: eseguire il programma per qualsiasi scopo, redistribuirlo così com'è, effettuare delle modifiche al programma tramite l'accesso al codice sorgente, redistribuire le proprie versioni modificate. Queste libertà mettono il programma al servizio di ogni persona utente e della collettività, invece che porre le persone utenti sotto il controllo di chi lo sviluppa.
Credo che il software proprietario non dovrebbe esistere affatto! Ma che un'università promuova, realizzi o imponga software non libero mi sembra particolarmente grave e contrario alla missione sociale di un ateneo.
In particolare, al momento chi frequenta la Sapienza deve usare software proprietario per diversi compiti amministrativi indispensabili; probabilmente lo stesso problema esiste nella maggior parte degli atenei. Il progetto Libre Sapienza vuole eliminare questo problema limitatamente all'Università Sapienza di Roma scrivendo software liberi per ciascuna di quelle mansioni. E magari essere un'ispirazione per progetti simili in altri atenei.


Libre Sapienza è "open source"?

Libre Sapienza è rilasciato con la licenza GNU GPL versione 3 o successive. Questa licenza rientra anche nella definizione di "open source" oltre a quella di software libero. Tuttavia non mi riconosco affatto nei principi e nei metodi del cosiddetto movimento dell'open source, nato negli anni 90 per annacquare le istanze del software libero e svenderlo a un pubblico aziendale e commerciale.
Chi fa campagna per l'open source in genere enfatizza i vantaggi tecnici di alcuni di questi programmi, ma di solito ignora completamente i principi etici e politici che distinguono il software libero: la possibilità per chi usa un computer di avere realmente controllo sulla propria computazione, attraverso la libera esecuzione e redistribuzione, con o senza modifiche, dei propri programmi; nonché la cooperazione tra le persone per il miglioramento e la personalizzazione del software.
Libre Sapienza è software libero, per favore non chiamatelo "open source"! E se una persona lo fa, provate a spiegare la differenza, ad esempio indirizzando quella persona su questa pagina.


Utilizzo Infostud dal browser e non dall'app proprietaria, dove sta il problema?

L'interfaccia web di Infostud utilizza parecchio codice Javascript, un linguaggio di scripting "lato client". Questo significa che, anche se non si installa nulla in modo permanente, usare Infostud dal browser comporta il download e l'esecuzione di codice sul proprio computer. Questo software, al pari di ogni altro, può essere libero o proprietario (si veda qui).
Ho chiesto più volte all'amministrazione dell'università con che licenza distribuiscano il codice Javascript, ma non ho avuto alcuna risposta, per cui al momento presumo che si tratti di codice proprietario.
Da qui la necessità del progetto Libre Sapienza.


Come posso aiutare?

Si può aiutare il progetto in molti modi! Ad esempio: Il tema del software libero in Sapienza ha altri risvolti oltre ad Infostud: Inoltre sono interessato alla situazione in altri atenei. Ci sono dei software per le mansioni amministrative e didattiche? Sono liberi e girano su sistemi completamente liberi? Il sito web usa codice Javascript libero? Scrivete ad andrea punto monaco chiocciola autistici punto org. Scriverò le informazioni in proposito su questo sito.


Chi c'è dietro Libre Sapienza?

Il responsabile e attualmente unico sviluppatore sono io, Andrea Monaco. Sono studente di matematica alla Sapienza.
Faccio anche attivismo per le libertà sessuali e di genere. Politicamente sono di sinistra e mi sento molto affine al pensiero anarchico e comunista. Non sono affiliato ad alcuna organizzazione che operi in Sapienza o altrove, e naturalmente non sono legato all'amministrazione dell'ateneo.